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Descrizione



Video promozionale del Museo Gonzaga di Novellara, una produzione del Comune di Novellara e ARCAS Movies:

Consulta la carta dei servizi del Museo Gonzaga


I materiali e le raccolte

Il Museo Gonzaga occupa diverse sale del cinquecentesco appartamento dei Conti Gonzaga, situato al piano nobile della Rocca gonzaghesca, progettato, realizzato e decorato sotto la direzione di Lelio Orsi. Alcune delle sale che ospitano le raccolte hanno soffitti a cassettoni, sono decorate con fregi attribuiti ad allievi dell’Orsi, e presentano imponenti camini cinquecenteschi in marmo veronese.

Gli affreschi romanico-bizantini

I grandi frammenti di affreschi romanico-bizantini, di proprietà della Curia Vescovile di Reggio Emilia e Guastalla, in deposito temporaneo presso il Museo, provengono dalla Chiesa di San Giovanni della Fossa. Sono datati 1280 e rappresentano gli Apostoli sottostanti a Cristo, del quale non rimane che l'immagine del piede. Nel particolare meglio conservato si individuano chiaramente i tre Apostoli che conversano tra loro. Pur se frammentaria, l'opera rappresenta un importante riferimento per lo studio della pittura romanica emiliana.

L'arazzo di Alfonso I

L'arazzo che rappresenta Giasone e Medea sul vascello degli Argonauti è un esemplare superstite dei numerosi arazzi di proprietà dei Gonzaga di Novellara. Il manufatto, opera di Giovanni Rost, famoso arazziere fiammingo che lavorò per Cosimo I de' Medici a Firenze, è stato acquistato, nel 2003, dal Comune di Novellara ad un'asta a Milano. In alto è tessuto lo stemma dei Gonzaga e l'iscrizione "Alphonsus Gonzaga Novellarie Comes 1554".

 Gli affreschi del Casino di Sopra

Gli affreschi che decoravano la sala centrale del Casino di Sopra - residenza estiva dei Gonzaga fatta costruire nel 1542 da Costanza da Correggio - furono commissionati a Lelio Orsi dalla contessa Barbara Borromeo e dal conte Camillo I. Erano distribuiti su tre ordini e formavano in quello superiore un fregio continuo tramite figure allegoriche distese, fiancheggiate da cariatidi e telamoni. Le allegorie della guerra e della pace, con le attività a questa connesse dell'Agricoltura e delle Arti, sovrastavano il progetto decorativo della sala che comprendeva le raffigurazioni delle divinità e, in basso, distibuiti su due pareti opposte, quattro busti monocromi. Si tratta del più vasto e articolato progetto decorativo di Lelio Orsi, che qui espresse compiutamente attorno al 1560 la più avanzata cultura figurativa emiliana, aggiornata sui moderni esempi delle decorazioni romane (ex affreschi di Castel S.Angelo e a Loreto) e di quelle di alcuni ambienti bolognesi come Palazzo Poggi.

Furono strappati dalla loro sede originaria nel 1845 dal restauratore centese Giovanni Rizzoli. Dopo molte vicissitudini giunsero a Zurigo nel 1937 dove nel 1973 li acquistò lo Stato italiano che li diede in consegna alla Soprintendenza di Modena e Reggio. Da allora sono affidati al Museo di Novellara.

L'Annunciazione

La tavoletta è stata dipinta da Lelio Orsi probabilmente per Alfonso Gonzaga ed è possibile che in seguito sia stata donata al cardinale  Alessandro d'Este o a suo fratello Cesare, primo duca di Modena e Reggio. Di sicuro fu spedita da Modena a Roma nel 1618 dove la ritroviamo nel 1679 in possesso del padre filippino Sebastiano Resta. In quella data un gruppo di artisti, fra i più prestigiosi, firmava una dichiarazione collettiva (incollata nel verso del quadro) nella quale l'Annunciazione veniva attribuita ad Antonio Allegri detto il Correggio. Dopo vari passaggi di proprietà la vide a Roma, ricomparsa sul mercato antiquario, il grande critico d'arte Federico Zeri che la rese nota come opera dell'Orsi. Il Comune di Novellara l'ha acquistata nel 2002 . L'opera, dopo diversi secoli è tornata nel luogo dal quale era partita.

I ritratti dei Gonzaga di Novellara

La serie dei ritratti riguarda alcuni personaggi della famiglia Gonzaga di Novellara, dal Cinquecento alla fine della dinastia (1728): Camillo I, Vittoria di Capua, Alfonso Carlo Gonzaga, Camillo III, Matilde d'Este, Filippo Alfonso, Riccarda Gonzaga Cybo. 

Dell'antico e ricchissimo patrimonio di opere d'arte dei Gonzaga di Novellara rimangono oggi nel Museo solo pochi quadri. Sono per lo più dipinti di scuola emiliana dei secc. XVI, XVII e XVIII, di buona fattura. Alcuni di questi provengono dalla gonzaghesca ex Chiesa di S. Anna e dal Convento dei Cappuccini. Particolarmente interessante è il ritratto del Beato Bernardino da Feltre, più volte ospite dei Gonzaga a Novellara nella seconda metà del Quattrocento, una tempera su tavola databile fra gli ultimi anni del Quattrocento e i primi del Cinquecento.

Le ceramiche della farmacia dei Gesuiti

La raccolta dei vasi da farmacia del Museo è fra le più ricche e preziose esistenti in Europa.

Si tratta per la maggior parte di pezzi provenienti dall'antica spezieria del Convento dei Gesuiti di Novellara, attiva già pochi anni dopo la fondazione del convento (1571).  Una parte cospicua degli albarelli, delle brocche e dei boccioni, ornati con il vivacissimo gusto coloristico veneziano, è della fine del Cinquecento. Ogni vaso è contrassegnato dallo stemma dei Gesuiti e nel cartiglio sottostante è indicata la sostanze contenuta, in italiano o in latino. In quantità notevole sono presenti anche albarelli, brocche e boccioni di ceramica "ingobbiata", prodotte in un centro minore, probabilmente a Sassuolo, nella prima metà del Settecento. La serie dei grandi vasi, la più preziosa, con raffigurazioni di carattere sacro o mitologico è riferibile invece all'ambiente artistico lodigiano della metà del Settecento. Della raccolta fanno parte anche le bottiglie veneziane settecentesche di vetro soffiato, incise e dipinte con smalti policromi e i numerosi vasetti in vetro esposti.

GONZAGA MUSEUM
The Gonzaga’s Museum – Quality Museum from 2010 – it’s placed inside the Novellara Castle (stronghold), and it preserves historical and cultural memories linked to the House of Gonzaga. The visit takes place on the first floor apartment once owned by this famous House: there are many halls showing magnificent panelled ceilings, decorations made by Lelio Orsi’s apprentices and marble fireplaces coming from Verona. There are many artworks: for example the Annunciation painting and several frescos coming from the Casino di Sopra, all by Lelio Orsi. At the end of the visit there is a precious collection of pharmacy vases, dating back to the Jesuits Convent: it’s one of the most important and well-stocked existent collection.
Inside the Museum, a room has been dedicated to 
Vivaldo Poli, one of the most famous artist of the post-war period. The room permanently hosts some of his finest works.

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Elementi di interesse

Da vedere nelle sale

Seguendo il percorso si possono ammirare:

  • Due teste romane (calchi) della metà del I sec. d.C. ritrovate in territorio novellarese;
  • Monete romane della donazione Angiolino Sessi;
  • Affreschi romanico bizantini (1280 ca.) provenienti dall'antica Chiesa di San Giovanni della Fossa (concessi in deposito dalla Curia Vescovile di Reggio Emilia e Guastalla);
  • Un prezioso arazzo di Alfonso I Gonzaga rappresentante Giasone e Medea  sul vascello degli Argonauti (datato 1554);
  • Un ciclo di affreschi (datato 1560 c.a.) di Lelio Orsi provenienti dal Casino di Sopra e in deposito dalla Galleria Estense di Modena;
  • Un dipinto su tavola di Lelio Orsi della metà del Cinquecento, raffigurante l'"Annunciazione";
  • Due disegni di Lelio Orsi;
  • Due alberi genealogici dei Gonzaga e alcuni ritratti di personaggi della famiglia;
  • Monete della Zecca dei Gonzaga;
  • Mappa seicentesca del territorio;
  • Quadri provenienti dalla chiesa di S. Anna e dal Convento dei Cappuccini di Novellara, fra i quali spicca la pala raffigurante il Beato "Bernardino da Feltre" della fine del XV secolo;
  • Ritratti di personaggi novellaresi (dal XVII al XIX sec.) e altri ritratti (donati da privati);
  • La collezione di vasi della antica Spezieria dei Gesuiti, una delle collezioni di vasi da farmacia più importanti d’Europa;
  • Una serie di vetri antichi e un antico cassone (XIV sec.) donati dalla Prof. Mariarosa Villani;
  • La sala dedicata a Vivaldo Poli.

Modalità di accesso

Il museo è liberamente visitabile negli orari di apertura.

Per la salita al Museo Gonzaga è disponibile un percorso privo di scale utilizzabile contattando il personale in loco al numero 0522 655471.

L'area di parcheggio più vicina si trova nel piazzale Gugliemo Marconi, antistante la Rocca. Sono disponibili ulteriori aree di parcheggio nelle zone adiacenti la struttura.

Visite guidate
E' possibile prenotare visite guidate al Museo telefonando dal lunedì al sabato (ore 9.00-13.00) al 3313567073 o inviando una mail a turismo@comune.novellara.it

Visite guidate domenicali (con guida del Museo)
Per gruppo di minimo 6 persone
Prezzi: intero € 4,00, ridotto (over 65) € 3,00, gratuito fino a 12 anni.

Visite guidate domenicali (per gruppi con guida propria)
Ingresso gratuito

Visita guidata giorni feriali
Per gruppo di minimo 6 persone
Prezzi: intero € 4,00, ridotto (over 65) € 3,00, gratuito fino a 12 anni.

Visita guidata giorni feriali per scolaresche
Ingresso gratuito

Indirizzo

Museo Gonzaga

Piazzale Guglielmo Marconi, 1 - Novellara (RE)
42017 - Italia

Orario per il pubblico

Quando visitare il museo

Il Museo Gonzaga è momentaneamente chiuso per lavori di ristrutturazione.



Opening times

The Gonzaga Museum is temporarily closed for renovation works.

Contatti

Struttura responsabile

Gestione e promozione dei luoghi della cultura e delle loro attività.

Piazzale Guglielmo Marconi,

42017 Novellara (RE)

Ultimo aggiornamento: 26-10-2023, 12:10

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